È uno studio sulla natura incentrato su boschi misti di incredibile chiarezza per il gesso, che illustra ulteriormente il diverso talento dell'artista. Da Vinci aveva una vasta gamma di interessi che venivano mostrati nei suoi dipinti e disegni, offrendo una visione unica del modo in cui vedeva il mondo che lo circondava e di come cercava di capirlo e spiegarlo. Nel Bosco di betulle la morbidezza del gesso rosso aiuta a riprodurre la luce e l'ombra nel soggetto, aiutando a mostrare la chiarezza delle foglie e dei rami.

I Quaderni di Da Vinci. Il formato della pagina e il posizionamento del disegno indicano che The Birch Copse era originariamente da uno dei taccuini di da Vinci. Da Vinci aveva un enorme interesse per molti argomenti, inclusa la botanica, e i suoi appunti e disegni erano spesso su fogli di carta sciolti tenuti in quaderni. Alla sua morte nel 1519 nei pressi di Amboise in Francia, questi taccuini furono lasciati al suo assistente, Francesco Melzi, che li riportò a Milano.

Questi taccuini costituivano un'ampia base del Trattato Della Pittura prodotto da Melzi per registrare i pensieri e le nozioni di Leonardo da Vinci sulla pittura. Non è chiaro se il disegno del Bosco di betulle sia mai stato utilizzato in un dipinto di da Vinci, sebbene ci siano rappresentazioni simili dai suoi seguaci a Milano. Discepolo della Natura

L'approccio di Leonardo Da Vinci ai suoi numerosi interessi, inclusa la botanica, è andato oltre la semplice osservazione. Da Vinci è andato in dettagli straordinari nella sua ricerca per capire il modo in cui funzionavano le cose e questo si è esteso alle leggi della natura. I suoi taccuini tra il 1498 e il 1502 contenevano gruppi di disegni di alberi simili al cadavere di betulla, un interesse che aumentò solo.

Studies in Brambles prodotto tra il 1505 e il 1510, mostra lo stesso uso del gesso rosso su carta del Birch Copse per produrre la stessa attenta attenzione ai dettagli. Da Vinci ha osservato nel suo studio degli alberi uno schema quasi universale nella crescita di un albero tra le dimensioni del tronco e dei suoi rami. Il Bosco di betulle è un altro esempio della capacità di Leonardo da Vinci di osservare e ritrarre con straordinaria chiarezza il mondo che vedeva intorno a lui.

Il suo desiderio di capire come funzionavano le cose era forte e questa conoscenza raccolta è stata illustrata nella sua arte. I suoi taccuini mostrano che aveva molte aree di interesse di cui la botanica e la natura erano una. Il libro 6 del suo Libro di Pittura era dedicato all'argomento e Da Vinci realizzò molti disegni di alberi e piante, rami e steli, di cui la Biblioteca Reale di Windsor ne ospita alcuni.