Lo studio, che si ritiene sia stato abbozzato nel 1519 o nel 1520, fa seguito a un ampio volume di lavoro svolto da Da Vinci circa 20 anni prima per un altro monumento raffigurante un cavallo. Anche quel monumento, comunemente noto come il cavallo Sforzesco, non fu costruito dopo che i piani furono distrutti da un esercito francese in avanzata alla fine del XV secolo, distruggendo oltre 10 anni di lavoro di Da Vinci.

Questo track record significa che è possibile concludere che Da Vinci avesse scarso interesse nel vedere queste statue realizzarsi. Invece, è possibile che abbia trattato questi schizzi più come un esercizio intellettuale e una sfida per la sua mente. Tuttavia, forniscono una visione affascinante della vasta gamma di interessi di Leonardo Da Vinci e della molteplicità dei campi in cui si è dilettato nel corso della sua vita.

A differenza del precedente Cavallo Sforzesco, questo monumento equestre raffigura un cavaliere in armatura, che sta chiaramente cavalcando in battaglia. È anche degno di nota il fatto che, a differenza della creatura raffigurata nella statua abbandonata degli Sforza, questo cavallo è bellissimo, guarda di lato e si sente molto più messo in scena rispetto alla sua controparte più antica.

In realtà, è altamente improbabile che un cavallo in una situazione del genere stia facendo qualcosa di diverso dal galoppare in avanti alla velocità consentita dalle sue gambe. Questo senso di irrealtà è un cambiamento interessante per Da Vinci e pone chiaramente l'opera più vicino alla metà della sua carriera rispetto al cavallo Sforzesco, punto in cui aveva iniziato a giocare con la prospettiva e le aspettative dell'osservatore delle sue opere.

Uno studio per un monumento equestre include anche una serie di appunti scarabocchiati dalla stessa mano di Da Vinci. È da notare che, a differenza del Cavallo Sforzesco, per il quale Da Vinci progetta complessi per la modanatura e l'esatta misura della quantità di bronzo necessaria per fondere la statua, questo è uno schizzo abbastanza semplice con pochi dettagli presenti oltre a una rappresentazione di ciò che il sembrerebbe una statua completata.

È difficile per lo spettatore occasionale capire la scala del cavallo o come si siederebbe accanto a qualsiasi altro oggetto. D'altra parte, è importante che l'osservatore moderno ricordi che stiamo semplicemente guardando alcuni frammenti sopravvissuti del lavoro di Da Vinci sul progetto. È possibile che questo schizzo sarebbe stato accompagnato da notevoli quantità di materiale supplementare nella sua forma originale.

Studio per il monumento equestre di Francesco Sforza di Da Vinci è ancora un altro affascinante esempio di quanto la cultura poliedrica si sia allontanata dalle aspettative tradizionali di un artista europeo nel XV e XVI secolo. È particolarmente illuminante se considerato insieme ad altri schizzi di Da Vinci per statue non costruite. Ancora una volta solleva la questione di cosa sarebbe potuto essere se Da Vinci fosse stato in grado di completare alcune delle statue e altre opere per le quali ha prodotto piani altamente dettagliati e generalmente realizzabili nel corso della sua vita.